“Accade, talvolta, di avvertire in maniera quanto mai pressante il bisogno di andare oltre, in una solita di necessita dell’ eccesso clic supera, perfino, la memoria dantesca di una citazione che al significato dell’ oltre lega quel susseguirsi di termini “più in là. più in qua. più in avanti”.
Per non parlare del Bembo e del Novellino, ma anche del mitico principe di Montenevoso.
Ma a ben guardare Marisa Argentiere, riapprodata sulla penisola dell’immagine, da cui in realtà non si era mai allontanata muovendosi – però – all’interno dell’uso della parola, avverte la necessità di rimpaginare figure e rappresentazioni, cancellandole perfino, pur nella costanza di quell’idea di fondo che ritroviamo, alla fine, in una sorta di esplosione quanto mai allusiva e significante.
Oltre, quindi. Oltre il limite dello spazio, ed oltre il limite del tempo. Ma anche oltre ogni possibile misura.
Rammentando, però, che è dall’esagerazione e dal trascendere che consegue la norma, quella stessa che attualizziamo nel momento in cui ci si ritrova decisi a riattraversare la porta di Duchamp, ritrovando se stessi, la propria storia, i propri riferimenti.
Ma anche scegliendo di andare oltre.
Oltre tutto.”
Toti Carpentieri
Giorni
Non piu’ di folle corsa
Programmando il respiro,
giorni di silenzio e riflessione,
ascoltando….
da “Il buio dentro” – Marisa Argentiere